Cari amici,
siamo giunti ai saluti finali, che annunciano il naturale passaggio di consegne a chi si accinge a “governare” la nostra splendida associazione.
Mi sento un po’ come nell’ultimo giorno di scuola, forse perché è più quello che ho imparato da presidente piuttosto che quello che ho dispensato come conoscenza.
E, forse con una paragone all’apparenza incoerente ma alquanto intenso e veritiero, posso dirvi che mi rivedo fortemente in questa citazione :
“La scuola (in questo caso il Circolo) è imparare ciò che non sapevi nemmeno di non sapere”.
Ho pensato spesso alle parole che avrei pronunciato nel corso della mia ultima relazione.
E sicuramente mai avrei pensato di arrivarci provato fisicamente e psicologicamente da questo difficile anno di pandemia, che speriamo di far diventare a breve un brutto ricordo.
L’estate del CERE sarà per molti una rinascita – questo è il mio auspicio. Colgo l’occasione per invitare tutti a vaccinarsi per il Covid Sars2 perché per goderci assieme il nostro circolo non basta pensare a noi stessi, occorre pensare al benessere di tutti.
In contesti come quello di oggi si procede a bilanci e ringraziamenti. Io farò entrambi, citando le persone che hanno reso più semplice questa mia intensa esperienza.
Per importanza inizio dai soci. Dico GRAZIE ai soci che mi hanno costantemente sostenuto, provocando in me la reazione di cercare di fare progressivamente sempre meglio. Ringrazio anche i soci che mi hanno posto legittime critiche….provocando lo stesso tipo di reazione. Vedete come posizioni diverse abbiano alla fine il medesimo risultato.
Ringrazierò in privato mia moglie perché in questo mio ruolo, a tempo pieno, suo malgrado ha dovuto adattarsi, senza mai farmi mancare il sostegno,
Un ruolo importante lo hanno rivestito le maestranze dipendenti e gli Staff sportivi che hanno supportato (e sopportato) le mie continue richieste. Se il CERE è ciò che da più parti è definito come un dei circoli più belli della regione, è merito anche loro. Grazie ragazzi.
Il mio personale bilancio lo farò ringraziando, chiamandoli per nome, i miei consiglieri. Non per sminuire le loro professionalità ma per ricordarci che, senza compenso e con lo spirito di veri amici, hanno, come il sottoscritto, tolto spazio a famiglia e svaghi per “servire” il CERE.
Gianna in primis, non solo perché ha con me condiviso quindici anni di consiglio – di cui sei da presidente – supportandomi in totale complementarità, ma soprattutto per l’importante ruolo che si appresta ad assumere. Mai testimone sarà più facile da passare.
Monica e Lauro, due insostituibili. Hanno operato ovunque ed in qualunque settore. Se abbiamo tanti nuovi soci è facile capire perché. Sono stati due fedelissimi, mi hanno coperto continuamente le spalle facendomi sentire protetto. Il nostro rapporto si è cementato giorno per giorno, e della qualità di questo cemento se permettete me ne intendo.
Per Corrado parlano i numeri: pur facendo investimenti e sviluppando nuove attività, il nostro Circolo ha risparmiato 1.168 mila Euro in sei anni rispetto alla media degli anni precedenti.
Filippo ci ha tenuto lontano da guai legali, recuperando costantemente crediti e interpretando le normative più disparate.
Paolo P. non ha bisogno degli elogi, basta passare da una scuderia, ora piena e senza costi per il CERE, per capire quali siano i risultati ottenuti. Ho voluto concludere il mandato con un concorso di salto ad ostacoli con premio che dedicherò alla memoria di mio nonno cavaliere e tra due giorni sarò accontentato anche in questo.
Alessandra è la nostra letterata e ci ha reso visibili nei media con continui articoli professionali.
Paolo B. ha condiviso con il sottoscritto tutte le problematiche della manutenzione. Lascio a voi giudicare il risultato, ben visibile ad occhio nudo.
Roberto ha portato il settore calcio, seguendo i bravissimi responsabili, da uno sport praticato solo da ex giocatori ad uno con tanti teenagers che si confrontano con gli scarpini. Tutto questo senza escludere persone di 40-50 anni in più. In quale altra situazione un ragazzino gioca con nonni correndo dietro ad una palla?
I revisori dei conti, i probiviri ed i consiglieri dell’Immobiliare sono stati al nostro fianco con un unico obiettivo: il miglioramento costante del Circolo di Equitazione di Reggio Emilia.
I bilanci non si fanno con soli numeri, i risultati sono più significativi e duraturi se si ottengono con progetti e programmi completati. Abbiamo resistito alla pandemia, risparmiando ed investendo allo stesso tempo. Sarebbe stato più facile tagliare e chiudere di più. Avrei avuto molte meno responsabilità e problemi.
Che Circolo sarebbe però ora? In epoca di Covid abbiamo aumentato i soci (41 nuove famiglie nel 2020), i tesserati Equitazione (156 compl.) e Tennis-Padel ( 286 compl.).
Nulla – sono sicuro – viene mai per caso.
Come sempre sarete voi soci a valutare se quello che per me è un risultato positivo ed importante, lo sia davvero.
Prima che questa chiacchierata prenda le sembianze di un commiato è il momento di pensare al futuro.
Una parte dei miei consiglieri, con l’innesto di giovani motivati, ha accettato la candidatura di Gianna Grassi per dirigere il CERE nei prossimi tre anni. Una presidente qualificata che conosce il CERE è la garanzia di tanti altri successi futuri.
Non vi sfuggirà che nonostante il corpo sociale sia per la stragrande maggioranza di sesso maschile le donne sono e saranno ancor di più rappresentate in consiglio, in numero quasi paritario.
E’ il momento di passare la mano, con la convinzione che questo Circolo, fondato nel 1967 da persone lungimiranti che costituivano la migliore imprenditoria e professionismo reggiano, sarà sempre di più la seconda casa di tutti noi per tanti anni a venire.
Grazie di cuore a tutti voi e a tutti loro.
Armano Fratti
Presidente Circolo Equitazione di Reggio Emilia